Per iniziare l’anno come si deve facciamo un giro sul sito del buon Giorgio Tave, che per chi non lo sapesse è il creatore della più famosa community italiana sul SEO, che ci propone lo stato delle quote di mercato per i motori di ricerca in Italia sulla base dell’anno appena passato e sulle nozioni rilasciate dal convegno nazionale sul search marketing che arriva quest’anno alla sua nona edizione.
Un’ottima infografica, che possiamo vedere a questo link, ci spiega in maniera decisamente esaustiva la situazione. Come sempre a farla da padrone è il buon Google con il 96% del mercato, complice anche, ovviamente, l’uso massiccio di dispositivi Android nella penisola; Bing, motore di casa Microsoft, copre il 2%, 1% per Yahoo mentre il rimanente 1% viene spartito tra Virgilio, Arianna e via dicendo. Statisticamente 9 italiani su 10 usano Google.
L’infografica ci informa anche sulle parole più ricercate in Italia tra cui spiccano eventi naturali di varia natura e genere come terremoti e inondazioni; statisticamente il 40% delle ricerche vengono fatte utilizzando due parole chiave piuttosto che una o tre, dato molto interessante per fare del buon SEO all’interno del sito. Conseguenza prevedibile dell’utilizzo di account Google, le risposte Not provided raggiungono un clamoroso 84% delle visite.
Dal 2012 infatti non è più possibile identificare le parole chiave utilizzate nelle ricerche se la navigazione viene effettuata con connessione aperta a Google+. Gli utenti loggati con account Google+ vengono infatti reindirizzati automaticamente in protocollo https e di conseguenza, quando questi effettuano ricerche su Google loggati al social network di casa, le keywords utilizzate per raggiungere i siti ricercati non vengono più fornite e viene restituita come unica chiave not provided. Questo dato ci dimostra quanti utenti Google visitano le nostre pagine.
Dato importantissimo e molto spesso trascurato dalle aziende è la provenienza del traffico di ricerca: le statistiche ci dimostrano che ben il 55% del traffico arriva dall’uso di social network mentre il 45% da ricerche organiche. Il picco più alto di crescita va a Google+ con un incremento del 258% rispetto al 2013 (anche se alcune voci di corridoio lo danno per progetto in via di chiusura, presumibilmente questo dato riaprirà i giochi), +151% per Facebook, +35% per Twitter, +18% per Linkedin.
In perdita Pinterest e Youtube con, rispettivamente, -68% e -48%. Le visite ai siti da dispositivi mobile si incrementano del 65%, inutile continuare a dire che è oramai fondamentale avere un sito responsive.
Nella battle dei sistemi operativi Android si piazza al 51%, iOS al 45% (anche se ci aspettiamo un impennata nelle statistiche del prossimo anno grazie a iPhone 6) mentre il buon Windows phone si ferma al 4%, un peccato più che altro per Nokia che pare ormai avere perso completamente potere di mercato rispetto ai fasti del passato prima del fallimento e dell’acquisizione da parte di Microsoft.
Ultima ma fondamentale per noi designer la statistica sulla guerra dei browser: Chrome cresce del 43% dal 2013 portandosi al 48% di utilizzo, balzo in avanti di safari al 22% che supera Internet Explorer che si ferma al 19%. Questo dato potrebbe far pensare che ci sia stato un incremento nelle vendite di dispositivi Mac.
In via di decesso il buon Firefox che passa all 11% dal 19% dell’anno precedente colpevole, a mio avviso, di troppe fasi beta instabili. Nessuna notizia del buon Opera in Italia. Ringraziamo per queste informazioni Giorgio Tave e il sito Convegnogt.it, da cui anche il buon Giorgio ha tratto importanti spunti per il suo blog.
Rimanendo in tema di social e incremento continua la mia costante presenza su Google+ e Twitter e, da qualche giorno, sono tornato su Facebook dopo 3 anni con una nuova pagina che trovate a questo indirizzo. Grazie fin d’ora a quanti vorranno cliccare mi piace.
Buon 2015 a tutti.