Simone Baldassin
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MacOS Sierra, tutte le novità

MacOS Sierra, tutte le novità

A quanto pare, ma mi sarei stupito del contrario, Apple ha annunciato, oramai qualche settimana fa, il nuovo sistema operativo MacOS Sierra come la più importante release di sempre. Di certo il lancio di un prodotto non poteva essere anticipato da annunci in tono sommesso e non è mai stata abitudine della casa di Cupertino tenere un profilo basso. Ma è davvero cosi? Vediamo insieme le opzioni di rilievo introdotte.

La prima grande novità è sicuramente il cambio di nome, dismesso il buon vecchio OS X sappiamo che da qui in avanti i sistemi operativi di Apple per dispositivi desktop si chiameranno MacOS. Molte app sono state riviste e ridisegnate anche in conformità alla oserei dire meravigliosa gestione della compatibilità tra iOS10 e MacOS, giunto oramai alla versione 10.12. Chiunque abbia un iPhone o un iPad sa quanto ti cambi la vita, lavorativamente parlando, la comunicazione totale che esiste tra i dispositivi citati e un iMac o Macbook oltre alla gestione di back-up e manutenzioni varie.

L’arrivo più annunciato e più atteso è probabilmente quello di Siri su Mac; l’assistente virtuale è ora presente in tutti i dispositivi e può dare un grande aiuto a velocizzare molte operazioni direttamente con un commando vocale. A questo link possiamo trovare tutte le info sulle cose che possiamo chiedere a Siri.

Presto arriveranno i nuovi Mac dotati di barra touch ed è evidente che Sierra sia già completamente pronto ad accogliere tutte le novità che questo porterà oltre ad aver notevolmente, pare, aumentato la sicurezza dei dati in tutti i dispositivi. Apple File System (APFS) infatti è un nuovo sistema di immagazzinamento dati su disco flash o SSD che debutterà definitivamente nel 2017.

Seppure per certi versi già fattibile anche con El Capitan, la Universal Clipboard ci permette uno scambio totale di dati (che siano questi link, immagini o documenti di testo) tra i nostri dispositivi. Per farlo ci basta impostare un account iCloud comune e tenere attivi Bluetooth e Wi-fi senza nessuna configurazione aggiuntiva. Insomma possiamo scrivere su Mac e terminare su iPad. Ovviamente tutte le azioni di cui stiamo parlando non hanno una buona retrocompatibilità quindi è necessario verificare in giro per il web quali macchine supportino le nuove dinamiche. Del resto Apple è famosa per rendere obsoleti tempo zero dispostivi che ancora dobbiamo finire di pagare.

Ultima e non ultima tra le principali novità è la possibilità di sbloccare il Mac direttamente con Apple Watch ma perché la cosa funzioni è necessario aver abilitato l’autenticazione a due fattori di iCloud e l’installazione di watch OS 3.

Parlando della mia personale esperienza su ben 4 dispositivi aggiornati faccio un pò il punto su come è andata:

iPhone 6s

Qualche bug da segnalare per quanto riguarda alcune suonerie (vedi WhatsApp) e la vibrazione, per il resto nessun problema se non un visibile calo di prestazioni della batteria (siamo comunque ancora nell’ordine di una giornata a pieno utilizzo). Installazione nella norma.

iPhone 5s

Un pò più lunga delle precedenti ma nessun problema, nemmeno quelli riscontrati su 6s, ma da segnalare evidente calo della durata della batteria e un problema con la gestione di alcune app di Google, problema però prontamente risolto con la release 10.0.2 di sabato 24 settembre.

Macbook pro 15 retina del 2015

Nessuna nuova, buona nuova, tutte le funzionalità al loro posto, nessun problema da segnalare. Del resto la macchina ha il disco solido e 16GB di ram, non poteva essere altrimenti.

Macbook pro 13 del 2012

Ammetto che ci ho pensato un pò prima di fare questo aggiornamento ma nel complessivo è andato tutto bene. Le utility di sistema hanno dovuto macinare discretamente prima che la macchina ricominciasse a girare decentemente, inizialmente neppure Siri funzionava, ma la cosa si è risolta nel giro di qualche ora. Ho fatto questo aggiornamento partendo dal presupposto che, visti i precedenti, sarà presumibilmente l’ultimo che Apple rilascerà per i dispositivi 2012. Sicuramente persi un buon 30-40 secondi all’avvio rispetto al El Capitan.

Insomma tirando le somme, checchè se ne dica, penso Apple abbia fatto il solito ottimo lavoro e devo dire che le nuove vesti grafiche diventano gradevoli da subito; completamente ridisegnate e riviste molte app, tra tutte iMessage e Photo con diverse nuove funzionalità; questo vale sia per iOS che per MacOS ovviamente. Devo dire trovo che alcune nuove opzioni sono di una inutilità disarmante ma altre hanno decisamente un perché. Di certo il punto di forza della baracca è la grande compatibilità tra tutti i device che è elemento fondamentale per chiudere la bocca ai detrattori. Va anche capita una cosa importante, Apple, il suo pensiero e l’utilizzo dei suoi strumenti sono sostanzialmente una scelta di vita perché si, confermo, si può fare tutto anche con Windows, se è questo il dubbio che avete.

A buon rendere.

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Simone Baldassin
4 Ottobre 2016

Simone Baldassin

Sono Full Stack Developer di professione e YouTuber per diletto, specializzato nello sviluppo di temi custom per WordPress e digital marketing. Oltre a realizzare siti web, dal 2010 tengo corsi di Web Design, in aula e in streaming, presso Veneto Formazione.

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